Nel 2016, Silvio Jermann è stato incoronato il produttore più rappresentativo dei vini bianchi italiani nel mondo. L’elezione è avvenuta a Roma, sotto l’egida di Gambero Rosso e per decisione dei giornalisti delle più autorevoli testate internazionali giunti a siglare l’incoronazione.
Il risultato non è casuale né inatteso. È il frutto di un processo che ha radici lontane e che non cessa di scuotere il mondo del vino: con prodotti di ineccepibile qualità, una ricerca continua dell’eccellenza, e un rispetto assoluto della terra e dei suoi ritmi a cui si aggiungono le caratteristiche di un winemaker unico, innovatore e visionario fin da ragazzo, tanto da pensare il concetto di “blend” quando ancora non esisteva.
Temerario tanto da andare giovane in Canada a fare "scomodamente vini di testa sua” quando poteva benissimo farne come gli altri, "comodamente a casa sua”.